Biosimbiotico a mensa, grazie al Biodistretto

24 maggio 2022

territorio spighe nel campo prato

Proposte di prodotti a km zero in mensa scolastica. Che cos'è il Biodistretto e cos'è il Biosimbiotico

Data di Pubblicazione

24 maggio 2022

Fare la spesa a km zero

L'ASP ha recentemente introdotto, esattamente da questo 2022, l'utilizzo di prodotti forniti da produttori locali affiliati al "Romagna - Distretto Biosimbiotico".

Nelle giornate di GIOVEDI' 26 MAGGIO e MARTEDI' 31 MAGGIO 2022 vengono prosti per la prima volta prodotti a Km zero, da coltivazioni/produzioni locali derivanti da agricoltura biosimbiotica.

Nelle giornate dedicate al progetto si sperimenta:

  • la consegna dei prodotti da parte dei produttori locali
  • la preparazione di questi prodotti da parte delle cuoche, appositamente formate

Consulta sotto il volantino del tuo Comune.

Perchè portare il Biosimbiotico a tavola

L’agricoltura biosimbiotica punta sull’arricchimento del sistema microbiologico del suolo, dei valori nutrizionali del cibo per apportare benefici importanti a livello intestinale umano, rafforzando la flora batterica presente nell’intestino (microbiota), fondamentale per l’attività immunitaria. Il processo di coltivazione:

  • utilizza la simbiosi mutualistica fra i microrganismi del suolo (funghi, batteri, lieviti) e le radici delle piante coltivate;
  • non utilizza fertilizzanti chimici nella coltivazione e ormoni o antibiotici nell’allevamento;
  • valorizzaza le proprietà microbiologiche del terreno e l’integrazione tra i diversi microrganismi per portare attraverso il cibo degli effetti benefici sulla salute umana.

Il Biodistretto

Un Biodistretto è un’area geografica naturalmente vocata al biologico nella quale agricoltori, privati cittadini, associazioni, operatori turistici e pubbliche amministrazioni, stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, puntando su produzioni agricole biologiche che coinvolgono tutti gli anelli delle filiere fino al consumatore. Il Biodistretto in sintesi è un patto per lo sviluppo green del territorio. Il Romagna-Distretto Biosimbiotico unisce i territori dei Comuni di: Meldola, Civitella di Romagna, Galeata, Santa Sofia e Premilcuore come elemento comune e descrittivo di un luogo in cui l’obiettivo prioritario è il Ben Essere delle persone che vi abitano.

Come è nato il Romagna-Distretto Biosimbiotico

La storia del Biodistretto Simbiotico nasce con la premiazione, da parte dell’Unione Europea, di un progetto innovativo (presentato dalla civitellese Lisa Paganelli) e promosso dal Comitato Donne del COPA-COGECA. L'intento del progetto era quello di applicare il sistema di agricoltura simbiotica nelle aziende agricole biologiche del territorio, per la creazione di un circuito economico sostenibile in zone rurali svantaggiate. Nasce così l’idea, quasi cinque anni fa, di dare vita ad un Distretto Biosimbiotico sul nostro territorio (Civitella di R, Galeata, Meldola, Santa Sofia e Premilcuore) e di avviare progetti concreti di innovazione. La Regione Emilia Romagna riconosce con delibera 1816/2019 i "Distretti del cibo e dei Biodistretti” e il 5 agosto 2020 viene fondato il Consorzio “Romagna-Distretto Biosimbiotico”. Il 29 dicembre 2021 con atto del Dirigente n.24705, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, riconosce formalmente il “Consorzio-Distretto Biosimbiotico” quale Distretto del Cibo, ai sensi dell’Art. 13 del DLGS n. 228/2001 e della DGR 1816/2019, e viene denominato “Romagna-Distretto Biosimbiotico”.

Apri il volantino del tuo Comune

(La cucina di Galeata apporterà una invesione di menù nella settimana 23-26 maggio per una questione riguardante le mancate consegne di alcune derrate da parte di formitori, pertanto il menù proposto è differente. I prodotti biosimbiotici proposti sono gli stessi degli altri Comuni)